"Botte e miracoli della vita agitata di Tina Turner, la già mitica (e la consacrazione della biografia filmata viene ora ad aggiungersi al tutto), inimitabile tigre del rock nero.I sogni americani, come sappiamo, si avverano: soprattutto se una è disposta a sputar sangue come la nostra Tina. Il film di Brian Gibson (già autore di un'operazione del genere con Josephine Baker) segue diligentemente le tappe d'obbligo: infanzia già prodigiosa fra le matrone del gospel Tennessee (in una delle scene più fresche della pellicola), adolescenza dal talento che s'ignora, incontro, rivelazione e sopportazione da martire del famigerato Ike, maturità creativa nella splendida solitudine (cfr. box-office e femminismo nel cinema degli anni novanta..) che sappiamo. Anche grazie al buddismo, ed al manager...bianco.
Anonimo ed un pochino teleguidato,TINA aggiunge poco ad un qualsiasi clip della cantante; per non parlare di un pettegolezzo da rotocalco. Gli attori (dalla bodybuildata Angela Bassett all'energumeno Ike) sono professionalmente impeccabili; e le sequenze musicali -ci mancherebbe- asetticamente inappuntabili.
L'inimitabile vitalità della musica, gestualità, parlata nera riescono ad affiorare -quasi a dispetto della costrizione schematica dell'impresa- quando meno te lo aspetti: è allora un'ammiccata di un attore, un controtempo musicale, il bagliore di un'illuminazione a ricordarci quanto grande -ed insopprimibile- sia quell'arte e quell'umanità che diligentemente, e così faticosamente il film sta ricostruendo."